Il racconto di una classe del cuneese…

Il racconto di una classe del cuneese…

Il racconto di una classe del cuneese…

L’insegnante Enrico ci racconta come è andato il progetto:

Il progetto “Rete senza fili” ha preso avvio nel novembre 2024, dopo aver partecipato al corso di formazione rivolto ai docenti della scuola primaria e realizzato dal SSD Promozione Salute dell’ASLCN1 per acquisire una modalità didattico-metodologica capace di coinvolgere attivamente le alunne e gli alunni, e di sviluppare in loro flessibilità e agilità mentale. Il programma è stato sperimentato nella classe quinta composta da 13 alunni.

A inizio febbraio ho avviato il percorso:

La tecnologia per me”. Gli alunni hanno osservato immagini legate alla tecnologia e scelto quella che, secondo loro, la rappresentava meglio. Le scelte hanno suscitato riflessioni sull’impatto del progresso tecnologico, sugli strumenti tecnologici al servizio del lavoro e sulla condivisione sui social – quest’ultima associata al rischio di sacrificare il piacere autentico del vivere l’attimo.

“Digital challenge” ha visto gli alunni e le alunne cimentarsi in un gioco a quiz con entusiasmo e divertimento nella sfida svolta in palestra. È emersa una buona consapevolezza sulle norme che regolano l’accesso alle app, ma al tempo stesso incertezze riguardo ai comportamenti da adottare di fronte a contenuti online – come informazioni, immagini o video – e sulla loro diffusione. I temi emersi sono stati poi ripresi e approfonditi in classe, attraverso momenti di confronto, discussione e condivisione di esperienze personali.

Io & voi, io & gli altri” gli alunni e le alunne, divisi in due gruppi, hanno creato una “carta d’identità” per presentarsi dal vivo e una per presentarsi sul web. Nel dibattito che è seguito i ragazzi hanno concluso che in uno spazio sociale aperto a tutti non bisogna condividere dati personali, perché sono molti i rischi che si possono correre, mentre all’interno di un gruppo chiuso, come la classe, si può invece condividere molto – anche se non tutto – omettendo ciò che non si desidera far conoscere; l’immagine che si vuole dare di sé viene costruita attraverso ciò che si pubblica sul web; molto spesso ci troviamo di fronte a rappresentazioni non autentiche, o autentiche solo in parte: in altre parole, online vediamo ciò che gli altri scelgono di mostrarci o vogliono farci credere.

L’attività si è conclusa con momenti di confronto, discussione e condivisione di esperienze personali, che hanno contribuito in modo significativo a sviluppare riflessioni e un pensiero critico sul modo di esporsi negli ambienti digitali.

Risiko: uso e abuso del tempo”. Nella prima parte, le ragazze e i ragazzi si sono impegnati nel gioco “La linea del rischio”, svolto in palestra. Il gioco è stato particolarmente apprezzato; le alunne e gli alunni hanno dimostrato, in generale, un buon senso di responsabilità riguardo all’uso dei cellulari, al rispetto delle regole date da genitori e insegnanti, e un certo timore nei confronti dell’incertezza e dell’ignoto. Il confronto tra le diverse motivazioni espresse si è poi rivelato un’importante occasione di riflessione personale e di consapevolezza critica dei propri comportamenti.

La visione di due video ha suscitato emozioni forti e spunti di riflessione su come la tecnologia possa farci perdere momenti preziosi della vita reale a causa dell’uso – o dell’abuso – dei dispositivi tecnologici. Alcuni hanno raccontato, con un certo rammarico, come anche nella loro vita si siano verificate situazioni simili, riconoscendo che spesso si esagera con l’uso dei dispositivi, creando distanza tra le persone, mentre è fondamentale vivere pienamente i momenti importanti della nostra vita, senza lasciarsi condizionare dalla tecnologia.

Cosa mi porto a casa”. Alla conclusione di questo percorso, particolarmente significativo, i ragazzi e le ragazze hanno creato alcuni cartelloni per sintetizzare i temi che si sono affrontati e i principali messaggi interiorizzati o che hanno maggiormente catturato la loro attenzione. Alla fine, ciascun gruppo ha presentato il proprio lavoro ai compagni, accompagnandolo con la realizzazione di un breve video.

Pensieri a chiusura del percorso

Ho visto alunne e alunni mettersi in gioco con impegno e serietà, affrontando con consapevolezza l’importanza del tema trattato. Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno reso possibile questo percorso, che si è rivelato un’importante occasione di crescita sia individuale sia collettiva. Mi auguro di poter condividere questa esperienza anche con altri colleghi, affinché diventi spunto di riflessione e arricchimento reciproco. Grazie!

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