Con la conclusione dell’anno scolastico, anche la prima fase del progetto “Rete senza Fili” si è momentaneamente conclusa. Mentre le attività didattiche si fermano per la pausa estiva, il nostro team continua a lavorare con impegno dietro le quinte per preparare la ripresa a settembre.
Quest’anno, Piemonte e Veneto hanno fatto da apripista per l’implementazione del programma nelle scuole. Collaborando con gli enti territoriali ASLCN2 e AULSS 7 Pedemontana, abbiamo coinvolto 17 istituti comprensivi e molte classi quinte. Diverse scuole hanno scelto di partecipare alla valutazione scientifica del programma, che prevede due valutazioni parallele: una valutazione quantitativa e una qualitativa.
La valutazione quantitativa è stata realizzata attraverso la somministrazione di questionari prima e dopo l’intervento in classe, sia per il gruppo sperimentale sia per il gruppo di controllo. Tuttavia, è stata la valutazione qualitativa, o meglio la co-valutazione, che ci ha impegnato maggiormente nel mese di maggio. Abbiamo visitato Corneliano d’Alba, Torino, Breganze e Molina di Malo, incontrando circa settanta alunni delle classi quinte.
L’approccio basato sulla co-valutazione si è rivelato particolarmente adatto all’età dei ragazzi delle classi quinte, e ha previsto attività di gruppo sulle nuove scoperte utilizzando il metodo creativo del disegno e attività individuali sui messaggi recepiti dai bambini e su eventuali cambiamenti nelle pratiche d’uso. L’obiettivo principale era identificare i messaggi recepiti dai bambini, analizzando quanto appreso dalle attività proposte dagli insegnanti. Questo processo di rielaborazione ha permesso ai ragazzi di riflettere sulle loro esperienze, fornendoci preziose informazioni sui cambiamenti negli atteggiamenti e nelle percezioni riguardo all’uso delle tecnologie e della rete.
Le attività di co-valutazione hanno generato numerose riflessioni e condivisioni, rivelando il desiderio dei ragazzi di farci sapere cosa avevano imparato grazie al progetto “Rete senza Fili”. È stato emozionante constatare l’entusiasmo degli insegnanti e degli alunni verso il programma: i bambini ci hanno accolto in classe con entusiasmo, mostrandoci i lavori realizzati durante le settimane di sperimentazione e dimostrando una grande apertura verso quanto avevamo da proporre.
Abbiamo raccolto molti cartelloni, un’infinità di post-it scritti dai ragazzi e alcune osservazioni puntuali. Tutto questo materiale sarà oggetto di un’analisi approfondita, che proseguirà anche nel prossimo anno scolastico quando incontreremo altre classi nel Centro e Sud Italia per replicare l’intervento e continuare la raccolta dati.
L’approccio scientifico, basato sulla letteratura riguardante la co-valutazione, garantisce che i risultati ottenuti siano accurati e rappresentativi. La co-valutazione è un metodo collaborativo e creativo in cui i partecipanti stessi creano una rappresentazione della propria esperienza attraverso metodi di indagine creativi e visivi. Questo approccio è particolarmente adatto all’età dei bambini, poiché li aiuta a esprimere le loro percezioni e opinioni senza fare eccessivo ricorso alla parte verbale. La scelta di utilizzare metodologie diversificate ci ha consentito inoltre di mantenere alta l’attenzione dei ragazzi, raccogliendo aspetti differenti delle loro esperienze e individuando il metodo più adatto per ogni tipo di dato da raccogliere.
Con queste premesse quello che è certo è che da parte nostra continueremo a lavorare con impegno per migliorare e perfezionare il nostro approccio, assicurandoci che l’educazione digitale nelle scuole italiane sia sempre più efficace e coinvolgente.