Il 15 settembre 2023 è stato emanato il Decreto-Legge n. 123, noto a molti di voi, dal titolo “Misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile, nonché per la sicurezza dei minori in ambito digitale” https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2023/09/15/23G00135/sg
In particolare, il Capo IV di questo decreto si concentra su “Disposizioni per la sicurezza dei minori in ambito digitale,” sottolineando l’importanza e la possibilità di installare applicazioni di controllo parentale su dispositivi di comunicazione elettronica.
Il decreto richiede esplicitamente che i fornitori di servizi Internet e i produttori di dispositivi digitali forniscano un sistema di controllo parentale. Questo sistema deve consentire ai genitori e ai tutori di configurare e applicare filtri per proteggere i minori durante la loro navigazione online (esclusivamente da browser), prevenendo l’accesso a contenuti inappropriati per la loro età. Dal 21 novembre entrano in vigore proprio le linee guida AGCOM a riguardo, approvate con la delibera 9/23/CONS. Si tratta sicuramente di una misura di tutela aggiuntiva che porta con sé punti di forza, come la possibilità di personalizzare il “filtro” da parte del tutore, ma anche alcune criticità, in quanto è applicabile soltanto alla navigazione con i dati mobili e da browser, escludendo quindi l’insieme di contenuti “a rischio” veicolati tramite i social network.
Alla luce di quanto descritto, emerge una domanda cruciale: quanto è efficace il parental control? È noto che i cosiddetti “nativi digitali” imparano rapidamente a utilizzare dispositivi come computer e smartphone, rendendo fondamentale proteggerli dalle potenziali minacce online, tra cui l’accesso a contenuti inappropriati e il possibile sviluppo di cattive abitudini legate alle tecnologie o alla dipendenza da Internet. Il parental control rappresenta, pertanto, uno strumento di notevole rilevanza a disposizione dei genitori e dei tutori per monitorare le attività online dei giovani.
Tuttavia, per garantire l’efficacia del parental control, è necessario integrarlo in una strategia più ampia e articolata che includa approcci diversificati e metodologie dedicate al controllo dell’uso potenziale inappropriato del web. Tra le azioni consigliate, sottolineiamo la promozione di una comunicazione aperta e la riflessione, sia in famiglia sia a scuola. È fondamentale sviluppare le competenze digitali sia dei minori sia degli adulti volte a garantire che diventino utenti attivi e consapevoli del mondo digitale, contribuendo così a un ambiente online più sicuro e sano.
Questo apre un ampio dibattito sull’argomento, coinvolgendo le competenze che abbiamo acquisito nella prevenzione della dipendenza da Internet. Riteniamo sia quindi utile stimolare una riflessione più ampia e specifica volta a creare consapevolezza nei bambini e nei ragazzi sulla “navigazione” nel mondo del web in modo sicuro e responsabile. Vi invitiamo pertanto a condividere riflessioni, pareri, necessità e esperienze qui nei commenti, per aprire un “tavolo di discussione” virtuale sul tema.
2 Comments
Gentilissimi grazie di cuore per queste vostre preziose sollecitazioni. Educarsi all’uso di internet e dei social per noi adulti è molto importante solo cosi possiamo diventare esempi per bambini e ragazzi. Non è semplice tuttavia…Vi chiedo intanto se potere segnalare link ad esperienze che promuovono attività laboratoriali, magari anche in forma conviviale, per insegnare agli adulti (genitori e nonni) come gestire meglio il proprio smartphone (mi riferisco alle impostazioni delle password, all’ uso dello spid, etc) Grazie e a presto.
Buongiorno,
grazie per il suo commento. Sarà nostra cura continuare a caricare contenuti ed esperienze che riguardano il tema della dipendenza da Internet. “Rete senza fili” è un progetto che prevede interventi didattici a scuola per i ragazzi e le ragazze delle classi 4 e 5 della scuola primaria. Sono previsti nell’ambito del progetto anche incontri di sensibilizzazione dedicati ai genitori e al mondo adulto nelle Regioni che aderiscono al progetto. Rispetto alla sua domanda nello specifico, le possiamo consigliare di rivolgersi all’Asl del suo territorio che nei dipartimenti di prevenzione e promozione della salute potrebbero attivare delle opportunità in questo senso.
Coordinamento di progetto